giovedì 3 gennaio 2008

Buon 2008 dal PD

Il 2008 sarà l’anno mirabile per il Partito Democratico. Il 2007 ha consegnato alla storia di questo Paese la nascita del nuovo soggetto politico riformista italiano. Un evento di portata epocale, dopo molti anni di gestazione. Un partito in sintonia con la gente, un partito ambizioso, plurale, rispettoso, concreto, lungimirante. Un partito che prende corpo, sempre più, giorno dopo giorno, grazie al contributo di tante donne e tanti uomini che, volontariamente, in ragione di una idea, spendono risorse e tempo libero. A loro, in primis, l’augurio che il nuovo anno porti soddisfazioni di ogni genere. Poi, l’augurio del PD, alle lavoratrici e ai lavoratori. A tutto il mondo del lavoro. Nessuno escluso. Dipendenti, autonomi, operai, artigiani, imprenditori, precari, e socialmente utili…. Partendo dal tema della sicurezza sul lavoro: questione da cui passa l’essenza stessa della civiltà di un Paese. Il lavoro dovrà essere la locomotiva delle politiche del Pd anche, e soprattutto in provincia di Pavia. Una provincia mal governata da chi ne possiede le redini di guida perché non riesce a incanalare in un volano virtuoso le enormi energie che possiede. L’impegno del Partito Democratico nel 2008 sarà anche quello di incidere sulle politiche dell’amministrazione provinciale affinché si coniughino le esigenze di rilancio industriale con le richieste di una mobilità complessiva più efficiente, di infrastrutture, di progresso tecnologico, di compatibilità ambientale e di tutela del patrimonio naturalistico della nostra provincia. Il Partito Democratico già nel mese di gennaio sarà strutturato in moltissimi dei 190 comuni del nostro territorio. Vorremmo fosse un vero punto di riferimento per i cittadini e ci spenderemo perché ciò accada. Insieme, ovviamente, agli amministratori del PD che da molte parti operano bene. In tal senso un particolare riferimento va al comune capoluogo e al suo sindaco Piera Capitelli.
Un augurio dal Pd ai giovani, perché possano trovare già dal 2008 la possibilità di concretizzare le proprie ambizioni. I giovani sono la risorsa principale del Partito Democratico. Lo hanno dimostrato le primarie del 14 ottobre. A loro va la promessa che all’interno del PD potranno cimentarsi e avere responsabilità, potendo scommettere su se stessi e sul proprio entusiasmo.
E un augurio anche per gli anziani, i pensionati: dalla loro esperienza e dalla loro generosità nascono le condizioni per puntare con decisione sul futuro. Gli anziani di oggi, sono i giovani di ieri. Quelli che proprio sessant’anni fa, attraverso la Costituente, hanno restituito la democrazia all’Italia liberata con il varo della Costituzione repubblicana. Tuttora un modello di modernità invidiatoci da molti altri paesi occidentali.
Insomma, l’augurio principale che il Partito Democratico rivolge alle cittadine e ai cittadini della provincia di Pavia è quello di vivere intensamente ogni giorno. Con il cuore, con la passione, con la volontà. Il Partito Democratico, appena nato, chiede di compiere un percorso comune in ciascun territorio. Perché la politica si avvicina ai cittadini, e parla loro, a partire dalle istituzioni più immediatamente vicine. Una via verso traguardi ambiziosi, verso una stagione del benessere che è alla nostra portata e che può essere raggiunta. Con un po’ di fiducia, con voglia di fare, con il contributo di idee di tutti. Che il 2008 sia una grande anno.

Giuseppe Villani
Coordinatore provinciale del Partito Democratico.

giovedì 20 dicembre 2007

Riforma sull’OCM vino: Bruxelles ha definito il testo

Angelo Zucchi: «Luci ed ombre, ma dato il contesto è un risultato positivo»

Alla fine Bruxelles ha parlato. L’Organizzazione Comune del Mercato (OCM) del vino è stata riformata, anche con il voto dell’Italia, seppure con qualche rinuncia rispetto alle aspettative iniziali.

Dall’esito della trattativa sulla riforma dell'OCM vino «risulta evidente il serrato confronto svoltosi in seno al Consiglio dei Ministri europeo» afferma l’On. Angelo Zucchi, Capogruppo del PD-Ulivo in Commissione Agricoltura «essa infatti propone un quadro di luci ed ombre; tuttavia il Governo italiano ha svolto un ruolo di primo piano nella trattativa, strappando un risultato che dato il contesto (20 su 27 Paesi a favore del mantenimento dello zuccheraggio) non possiamo che giudicare positivamente. Positivo è il risultato della riduzione degli ettari da estirpare dai 400.000 della proposta iniziale ai 175.000 attuali, così come le norme di salvaguardia per i territori montani o delle isole con produzioni vitivinicole, positivo è l'accompagnamento e la definizione di un periodo transitorio per quanto riguarda le distillazioni di crisi e dei sottoprodotti, mentre un punto negativo, seppur attenuato rispetto all'esistente, è rappresentato dal mantenimento dell'arricchimento dei vini attraverso lo zuccheraggio. Positiva appare la norma sull’enveloppe nazionali che introduce una importante flessibilità nel sistema. Una riflessione più attenta – conclude Zucchi – potremmo compierla attraverso una valutazione più approfondita del testo quando sarà definitivamente disponibile, anche se ci sembra di dovere riconoscere al governo di aver svolto la propria parte nella valorizzazione del sistema vitivinicolo nazionale».

I principali punti della riforma dell’OCM vino, approvata dal consiglio agricoltura dell’Unione europea, riguardano:

- i fondi e le azioni che singolarmente i paesi potranno autonomamente svolgere (enveloppe nazionali) e che saranno rivolte essenzialmente alla promozione nei paesi terzi, alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, alla modernizzazione del sistema di produzione, all’ innovazione, al sostegno per la vendemmia verde ed alle nuove misure per la gestione delle crisi;

- le risorse trasferite allo sviluppo rurale e che dovranno essere destinate alle regioni viticole per favorire l'insediamento dei giovani agricoltori, per il miglioramento del marketing, per la formazione, per il sostegno alle organizzazioni dei produttori, a supportare le attività di mantenimento dell’ambiente e del paesaggio, ad accompagnare forme di prepensionamento nel comparto;

- i diritti di reimpianto che decadranno dal 2015, con la possibilità di mantenerli a livello nazionale fino al 2018;

- la distillazione di crisi che sarà limitata a quattro anni a discrezione degli stati membri fino alla fine del 2012-2013, e le cui risorse disponibili saranno limitate rispetto a quelle stanziate nell’enveloppe nazionale del 20% il primo anno, del 15% nel secondo, del 10% nel terzo e del 5% nel quarto. La distillazione dell'alcool potabile sarà eliminata nell'arco di quattro anni.

- il pagamento unico il cui disaccoppiato del contributo sarà a discrezione degli stati membri e rivolto a tutti i produttori che espiantano le vigne;

- il programma di espianto, che sarà volontario, durerà tre anni ed interesserà un'area totale di 175 mila ettari;

- le nuove pratiche enologiche la cui decisione di modificare quelle esistenti è affidata alla commissione, che dovrà valutare nell’ambito delle pratiche enologiche accettate dall'OIV;

- l’etichettatura partendo dalla considerazione che i vini di qualità dell' UE sarà basato su igp e dop. Le politiche di qualità, ben consolidate a livello nazionale, saranno salvaguardate. L'etichettatura sarà più semplice e consentirà anche ai vini da tavola di indicare varietà ed annata sull'etichetta;

- lo zuccheraggio che continuerà ad essere permesso, anche se i livelli massimi di arricchimento con zucchero o mosto saranno ridotti;

- l’aiuto ai mosti che potrà essere pagato, nella sua forma attuale, per 4 anni. Dopo il periodo transitorio, la spesa per l'aiuto ai mosti sarà trasformata in pagamento disaccoppiato ai produttori di vino.

«Si tratta di un accordo migliorativo rispetto alla prospettiva iniziale aumentano significativamente le risorse per l’Italia» ha affermato il Ministro dell’agricoltura Paolo De Castro «e vengono introdotte importanti misure per rafforzare la capacità competitiva delle imprese e aumentare le capacità penetrative nei mercati internazionali».

Dal canto suo, il commissario europeo Mariann Fischer Boel, ha ammesso che il compromesso raggiunto «non è esattamente quello che avrei auspicato, ma ho dovuto tener conto delle esigenze degli stati membri», facendo esplicito riferimento al mantenimento dello zuccheraggio, che veniva abolito nella versione originale della proposta della commissione. Fischer Boel si è detta comunque convinta che «in occasione della revisione del funzionamento della riforma, nel 2012-2013, sarà evidente che il 19 dicembre 2007 abbiamo fatto la scelta giusta».

martedì 11 dicembre 2007

Il PD comincia a strutturarsi

L ’assemblea provinciale, degli eletti alle primarie del 14 ottobre, riunitasi il giorno 10 dicembre 2007 presso Santa Maria Gualtieri a Pavia, ha eletto il Presidente dell’Assemblea provinciale nella persona di Fabrizia Ghisolfi Cupella, definendo, nel contempo, l’ufficio di presidenza e nominando il tesoriere, Massimo Bellinzona.

Successivamente, il coordinatore provinciale del Partito Democratico Giuseppe Villani, ha informato l’assemblea della composizione dell’esecutivo.

“Il tratto principale è l’innovazione, che la si può vedere dalla composizione dell’esecutivo, che – aggiunge il coordinatore Villani – per quanto riguarda gli incarichi territoriali, si è ragionato in maniera aperta su come coinvolgere persone nuove, inoltre si è cercato di valorizzare tutti coloro che in questi anni hanno fatto sì che i partiti di DS e DL trovassero radicamento sul territorio non perdendo di vista le rispettive identità culturali”.

Si comunica inoltre, che all’interno della direzione regionale, sono stati nominati i pavesi: Coldesina Simonetta, Comaschi Claudia, Bianchi Romana, inoltre il consigliere regionale Porcari Carlo, il deputato Zucchi Angelo e il coordinatore provinciale Giuseppe Villani sono invitati permanenti.

Il Sen. Daniele Bosone è membro di diritto in quanto facente parte dell’esecutivo regionale e il sindaco Piera Capitelli come primo cittadino di un capoluogo di provincia.

Nelle prossime riunioni dell’esecutivo verranno definiti gli incarichi di ciascuno.

Esecutivo Provinciale del PD di Pavia:

1. Calabrò Roberto
2. Di Battista Giovanna
3. D’Imperio Milena
4. Draghi Martina
5. Ferrari Alan
6. Lazzari Davide
7. Maccarrone Benito
8. Montagna Claudia
9. Paparella Erika
10. Ramat Stefano
11. Rocca Mario
12. Rossi Matteo
13. Zelaschi Graziella

mercoledì 5 dicembre 2007

CONTRARI ALLA POLITICA DEGLI SPOT

Martedì 4 dicembre, a Palazzo Cambieri di Mortara si è riunito il Partito Democratico del Collegio di Mortara. Presenti, insieme al coordinatore provinciale Giuseppe Villani, anche gli eletti alle assemblee nazionale e regionale del PD, tra gli altri: Fabio Amodio, Pierangelo Fazzini, Maria Giovanna Di Battista, Carlo Porcari, Claudia Montagna, Fabrizia Ghisolfi, Maria Teresa Torretta, Alberto Lasagna In relazione agli ultimi accadimenti riguardanti la politica per l’immigrazione approntata dal Sindaco di Mortara si ritiene utile promuovere la seguente presa di posizione:

“Mortara come Cittadella. Firmare un’ordinanza, come quella del Sindaco di Cittadella, al solo scopo di guadagnare una prima pagina di giornale, non è un’operazione che appassiona la nostra sensibilità politica. Se poi il tema è come coniugare i diritti di cittadinanza, con quelli della tutela personale, della sicurezza e della lotta alla criminalità, pensiamo che l’ultima cosa da fare sia proporre principi qualunquistici o di pura demagogia.

La risposta all’intenzione del Sindaco di Mortara è fornita in modo mirabile da Gian Valerio Lombardi, prefetto di Milano, su “il Sole 24 Ore” di venerdì 30 novembre. Egli dice di essere contrario ai “Sindaci sceriffi” ( e lo dice un Prefetto, che sa come si trattano le forze dell’ordine). Tanto più che subordinare la residenza a un reddito risulta essere un principio non costituzionalmente accettabile. E’ un modo semplice, un po’ banale, di mettersi al riparo da critiche da parte dei cittadini. Sembra dire: “Siccome non so come gestirlo questo problema, la metto sul reddito e buonanotte”. Eh, già… bella forza. A nostro avviso, il problema sicurezza per i cittadini è una priorità che va affrontata, ma non con soluzioni di tipo razzistico. Quanto piuttosto con metodi concreti. Noi pensiamo, ad esempio, che per dare modo alle forze dell’ordine di agire con concretezza si debba perseguire un modello di inclusione sociale, non viceversa. Laddove si creano condizioni di accettazione dell’altro si vince la criminalità Dove, viceversa, si creano motivi reali di divisione, di lacerazione sociale, si pongono le basi per ghetti di criminalità. La certezza della pena, che è uno dei temi su cui si gioca questa partita, non c’entra nulla col reddito minimo per avere la residenza. Il provvedimento che intende adottare la Giunta di Mortara è ad esclusione di una fascia di persone (anche italiane) che sono in reddito di difficoltà, ma non dà nessuna garanzia sul tema “sicurezza”. Non è che negando la residenza a qualcuno si ponga fine, contestualmente, a scippi, borseggi, rapine e cose del genere. Forse, prima di adottare la solita politica degli spot, che parla alla pancia delle persone, dimenticandosi la razionalità, sarebbe meglio coinvolgere chi, sul tema della sicurezza ha davvero da insegnare: polizia, carabinieri, prefettura…Ad ognuno il suo mestiere. Altrimenti… la fiducia nelle istituzioni, tanto ventilata dal sindaco di Mortara, cala a picco, di certo non cresce. Un ultima considerazione: qualcun altro, qualche decennio fa, associava la ricchezza personale e la provenienza dall’estero come una “categoria sociale” da combattere, identificando sempre “lo straniero” come “il diverso” da mandare via. Attenzione, però. A parte il fatto che quel tipo di pensiero in Italia è stato sconfitto dalla lotta partigiana, grazie a Dio, ma poi, quegli extracomunitari che lavorano nei cantieri edili in nero…perché costano poco e costruiscono le infrastrutture… vanno bene? O mandiamo via anche loro? Suvvia, siamo seri. La sicurezza dei cittadini è cosa seria. Gli spot li lasciamo a chi… per deformazione politica… è abituato a farli di mestiere. Ma noi siamo alla ricerca di soluzioni concrete”.


Partito Democratico, collegio di Mortara,

5 dicembre 2007